Mister X Service è il primo service in Italia a cui è stata consegnata la nuova console Avid S6L, il progetto live più innovativo sviluppato da Avid fino ad ora.

 

Mister X Service, con sede a Grumello Cremonese (CR), nasce nel 1997 per creare eventi audiovisivi ed illuminotecnici, affermandosi negli anni come una delle più importanti realtà italiane nel settore, vantando collaborazioni con produzioni ed artisti di altissimo livello.

In occasione della consegna della prima Avid S6L, e in uno dei rari momenti in cui non è impegnato a lavorare, abbiamo intervistato Davide Linzi, Sound Engineer di Mister X Service e da sempre grande fan di Avid, che ci ha gentilmente rivelato le sue prime impressioni su S6L. Buona lettura!

 

Ciao Davide, come viene recepito il marchio Avid sul mercato e perché Mister X Service ha scelto S6L?

A mio parere Avid è diventato parte del DNA della musica live. Sono passati ormai un bel po’ di anni da quando, tra i primi in Italia, ho messo le mani su quello che all’epoca era Digidesign e oggi Venue  Profile. Inutile dire che nell’arco di tutto questo tempo Avid è diventata indiscutibilmente uno standard nel mondo e come tale Mister X Service ha sposato fin da subito questa filosofia.

A tutt’oggi, a conferma di questa tesi, un’enorme fetta del mercato internazionale vede in Avid un marchio sicuro, stabile ed affidabile.

In quali tipologie di eventi utilizzate maggiormente i mixer Avid e con quali console Avid hai lavorato fino ad ora?

Personalmente ho cercato di specializzarmi molto sui sistemi Avid, utilizzandoli in molti tour, musical, concerti, festival o in situazioni dove lavoriamo in pianta stabile, come all’Alcatraz di Milano ad esempio, dove con 2 Venue Profile, un SC48 e un sistema Protools HD copriamo qualsiasi tipo di esigenza, dal musicale alle convention, integrando anche Protools per le registrazioni multitraccia e i virtual soundcheck.

Nel 2013 poi ho avuto la fortuna di essere il sostituto di Andrea Corsellini per un tour unplugged dei Negrita; in quel periodo abbiamo voluto essere i primi ad utilizzare sul campo l’Avid S3L, grazie al supporto di Audiosales, e già da quel momento abbiamo capito che era in atto una grande rivoluzione in casa Avid. Tutto ciò che per molti fonici era ormai troppo ‘stretto’ sulla Profile, non sarebbe più stato un limite. L’S3L, con il sistema DSP HDX, offre una qualità sonora nettamente superiore ai primi sistemi, l’integrazione di AVB diventa la nuova bandiera ma la superficie, seppur comoda e compatta, non può allinearsi con le consolle ammiraglie degli altri marchi.

 

Alla fine è arrivato l’S6L e in Mister X Service siamo stati i primi in Italia a poterlo togliere dagli imballi ed accenderlo, accettando questa nuova sfida su una consolle che ha tutte le carte in regola per diventare lo standard nel prossimo futuro.

Quindi con l’S6L, Avid ha compiuto un ulteriore passo in avanti, sia nella tecnologia che nel posizionamento sul mercato, proponendosi di fatto tra le console più all’avanguardia in questo momento. Cosa ti è piaciuto dell’S6L e quali sono state le tue prime impressioni?

La superficie, contrariamente a quanto si possa pensare, è decisamente intuitiva e versatile. La possibilità di configurare gli encoder a piacimento la rende estremamente flessibile e personalizzabile, si possono effettuare molte funzioni dai 4 touch screen integrati, con il controllo generale e rack plugin sul monitor touch esterno.

Le possibilità di routing con il vistoso aumento di VCA, mix bus, matrix, ecc, non mettono più alcun vincolo alla creatività. Come nell’S3L, il protocollo AVB integra Protools direttamente al laptop senza la  necessità di schede aggiuntive e con la possibilità di essere affiancato da ulteriori schede di upgrade come la MADI. Ho molto apprezzato che finalmente Avid abbia allargato i suoi sistemi a networking più complessi, alla possibilità di veicolare il segnale tra più consolle, al momento già con lo split MADI 1 a 1 sullo stage rack, e spero che questa espandibilità porti anche ad una scheda SoundGrid per poter utilizzare ancora i plugin Waves. Sono fortemente convinto che il futuro dell’audio professionale risieda in un potenziamento sempre maggiore del network, e magari in una maggiore uniformità, ovvero nella possibilità di poter condividere segnali in diversi punti all’interno di una rete.

Finalmente non è più necessario trovare un compromesso canali/numero di plugin perché l’Engine ha due motori distinti: un core i7 dedicato all’architettura del banco e i consolidati e potenti DSP  HDX che sottendono al processing dei plug-ins.

C’è stato qualcosa che, per quanto hai potuto vedere fino ad ora, ti ha particolarmente colpito?

La cosa che mi ha particolarmente colpito, anche se già lo immaginavo vista l’esperienza con l’S3L, è che dopo aver convertito brutalmente delle sessioni live da 48 a 96 kHz, a breve la consolle potrà lavorare anche a 48 kHz se necessario, ho fatto un virtual soundcheck da Protools 11 con un semplice cavo CAT6 collegato alla superficie: l’headroom e l’intellegibilità del mix sono incredibili.

Successivamente ho collegato un SM58 al canale uno e.…credo dobbiate provarlo!

Quali saranno quindi, a tuo parere, gli scenari futuri per il mondo live con l’arrivo dell’S6L? E quali sono i prossimi progetti in cui Mister X Service utilizzerà questa console?

Sicuramente il mio giudizio è un po’ di parte, perchè mi sono sempre trovato bene nel mio lavoro con i prodotti Avid, è innegabile. Forse non siamo ancora arrivati all’epoca in cui il digitale soppianterà  l’analogico, o magari non accadrà mai, chissà, ma mi piace pensare che l’S6L apra nuove strade e nuove possibilità. Non solo perché aumenteranno i numeri ma anche per il fatto che ci si orienti maggiormente ad un concetto più ampio di network, di espansibilità futura, pur rimanendo in un ambiente software facile, intuitivo, che conosciamo più o meno tutti ma soprattutto stabile ed affidabile, caratteristiche indispensabili per chi lavora on the road.

Dei progetti futuri non posso svelarti ancora niente ma non vedo l’ora di poter mixare una band dal vivo con questo banco in qualche prossimo tour, chissà.

Intanto voglio ringraziare tutto lo staff di Audiosales che, oltre a fornire un’assistenza storica a Mister X Service e a tantissimi altri service italiani, è sempre molto disponibile direttamente con tutti noi tecnici, cosa non sempre così scontata.

Stay ROCK! 

L'articolo originale lo trovate sul sito Audiosales.it