Dalle indiscrezioni di stampa sembra ormai certo il lancio da parte di Apple della sua nuova piattaforma di streaming. Il 25 Marzo sarà presentata "l'anti-Neflix" di Apple. In realtà i player in gioco in questo momento sono Netflix e Amazon con il suo Prime Video, e a breve dovrebbe arrivare anche Disney con i contenuti di Pixar e della recente acquisizione di Fox.

Apple offre già diversi servizi in abbonamento, tra i quali Apple News, servizio in abbonamento (non disponibile in italia), che permette di leggere le news dei quotidiani e altre riviste che fanno parte dell'accordo. 

Apple News

Per il momento si anno solo notizie di questo "grande evento", ma non si sa ancora cosa prevederà. Ma le indiscrezioni puntano al servizio di streaming. Una delle novità è che potrebbe contenere anche veri e proprio show, fino al momento limitati a programmi televisivi standard. 

Con il passare del tempo diventa sempre più anacronistico il concetto di servizio pubblico e il canone obbligatorio per finanziarlo. Essere obbligati a finanziare un abbonamento per vedere telegiornali che non sono altro che veline politiche governative o opinioni politiche del giornalista di turno, quando l'alternativa sono interessantissimi giochi a premi con pacchi e buste, è drammaticamente comico.
I lettori più pignoli faranno presente che il canone non è una tassa per finanziare la RAI (che però la finanzia), ma una "tassa di possesso" sul televisore (dispositivo atto o adattabile alla ricezione di segnale TV). Infatti è l'ennesima patrimoniale italiana, cosa ben più grave, perché potremo sempre aspettarci tasse sul tostapane o sul frigorifero.

Non pagare Sky o Netflix, significa non poter avere accesso alle loro trasmissioni. Dichiarare di non possedere una TV per non pagare il canone comporta fino a 4 anni di reclusione. Ecco la differenza tra stato e mercato.

Ben vengano servizi di streaming con concorrenza tra loro.